A perenne ricordo del nostro illustre compaesano  è stato posato in opera nella chiesa parrocchiale San Giovanni Battista in Diano d’Alba  un bellissimo dipinto olio su tela raffigurante Mons. Marengo Oreste davanti ad  una cattedrale nell’area di Garo Hills, una delle zone più amate dal nostro missionario scelta per vivere gli ultimi anni della sua vita. 

Il quadro è opera del pittore Luigi Carbone di Lequio Berria autore di numerose pitture  di soggetti religiosi in parrocchiali e cappelle del cuneese. Affermato ed apprezzato per la sua grande sensibilità non si ferma alla superficialità grafica del dipinto, ma deve immedesimarsi nel personaggio, capirne e scoprirne il più possibile. Il risultato è  ancora una grande opera in cui Mons. Marengo è “tra la sua gente” e le “sue opere indispensabili per raggiungere i suoi obiettivi”

Tutto l’Albese, ma in modo particolare gli abitanti di Diano d’Alba, suo paese di origine, hanno contribuito in modo determinante, moralmente e materialmente, nell’esecuzione delle Sue opere. A Diano era molto amato. Tutti in modo spontaneo, senza chiedere troppo, davano ciò che potevano. Era un modo concreto per approvare e condividere, senza troppe parole, tipico della gente di Langa. La morte di Mons. Oreste Marengo ha un po’ affievolito tutto ciò. E’ passata un’altra generazione ed i problemi sono tanti. Eppure in tutti noi vi è quel ricordo vivo, quella venerazione  che i nostri genitori avevano per quel missionario che stava costruendo l’impossibile.
Non possiamo dimenticare, è una tradizione che è dentro noi. Shillong, Dibrugarh, Tezpur , Tura sono nomi  ormai famigliari, proprio come frazioni di Diano d’Alba. Occorre in primo luogo continuare a sostenere ciò che il nostro compaesano ha creato.